Pannolini lavabili, abbigliamento biologico per bambini, fasce per portare neonati

La mia esperienza di EC

Gli inizi

Ho cominciato a lasciare la mia prima figlia parzialmente senza pannolino verso i 13 /14 mesi, approfittando dell’estate. Ho provato a farla dormire al pomeriggio senza pannolino e a metterla sul vasino non appena si svegliava e la cosa ha cominciato a funzionare. Avevo finalmente capito che i bambini non fanno la pipì nel sonno, ma si svegliano, fanno la pipì e poi si riaddormentano se non sono disturbati dal sentirsi bagnati. In casa la tenevo sempre in mutande, cercando di creare un ritmo per proporle il vasino: al mattino le cambiavo il pannolino bagnato, faceva colazione e dopo circa un’ora la portavo sul vasino in bagno, magari facendole sentire un po’ di acqua che scorre. Poi uscivamo per un’oretta e al rientro andavamo subito in bagno, mangiavamo e prima della nanna facevamo un’altra tappa sul vasino. Ovviamente qualche pipì è finita per terra, o nelle mutande, o sulla traversa impermeabile del lettino, ma questo è da mettere in conto… D’altra parte era nell’età in cui stava imparando a camminare e ad alzarsi da sola dalla posizione seduta, quindi se la pipì non veniva subito non aveva molta voglia di stare ad aspettarla… Un accorgimento che ho preso è stato quello di togliere il tappeto dalla sala e di non farla salire sul divano se presumevo che potesse essere vicino il momento della pipì.

Per quanto riguarda la cacca cercavo di metterla sul vasino quando mi accorgevo che stava per farla: la prima settimana di tentativi è andata sempre bene, poi ha cominciato a non voler più sedersi sul vasino, come se fosse “spaventata” da quello che usciva dal suo corpo. Così ho lasciato che la facesse nel pannolino o nelle mutande per un paio di settimane e poi ho provato a metterla direttamente sul water con un riduttore, come i “grandi”, e la novità le è piaciuta. Se poi la seduta aveva successo… poteva anche premere lei il pulsante dello sciacquone e salutare la sua cacca.

Un po’ alla volta ha imparato a fare i suoi bisogni nel water e ad avvisare quando le scappava qualcosa (“cacca” valeva anche per la pipì…). Nel frattempo ho cominciato ad usare i pannolini lavabili  invece degli usa e getta, fino a che verso i 18 mesi ho deciso che potevo fidarmi di lei e lasciarla senza pannolino anche fuori casa, ovviamente portandola in bagno ad intervalli regolari. Solo una volta si è bagnata “in pubblico”, aveva circa 22 mesi ed era in piena fase del “no”: l’avevo portata in bagno perchè ero sicura che le scappasse la pipì ma si era impuntata di non farla, cinque minuti dopo non è più riuscita a trattenerla… Per fortuna eravamo in una cascina all’aperto!

Di notte non l’abbiamo mai svegliata per portarla in bagno. Per nostra fortuna era solita dormire circa 12 ore filate e quindi al mattino il pannolino è rimasto bagnato fino ai due anni, finchè per qualche settimana ha cominciato a svegliarsi ancora asciutta. Era luglio e poichè l’estate favorisce una diuresi ridotta ne abbiamo approfittato: le abbiamo tolto il pannolino anche di notte e non l’abbiamo più utilizzato.

Un neonato sul bidet

Con il mio secondo figlio ho provato fin dalla nascita a fargli fare i suoi bisogni fuori dal pannolino e tutto il suo percorso è stato più semplice e naturale rispetto alla sorella. Subito dopo ogni poppata mi sedevo sul bidet o sul water con la fronte verso il muro e lo sorreggevo in braccio dicendogli “pss, pss” per invitarlo a fare la pipì: nove volte su dieci nel giro di qualche minuto faceva pipì e cacca. Nei neonati è facile sfruttare lo stimolo gastrocolico per farli scaricare fuori dal pannolino in una posizione comoda e più fisiologica. Così facendo di cacca nei pannolini ne è finita davvero poca, principalmente quando non facevo in tempo a portarlo in bagno subito dopo l’allattamento. Con la pipì invece ho avuto qualche difficoltà in più: lasciavo spesso mio figlio in mutande sopra una traversa o sul fasciatoio nell’intento di individuare i segnali che indicavano una minzione imminente, ma mi sembrava di non coglierli. Allora mi sono affidata di più all’orologio:  provavo a metterlo in posizione sul bidet o sul lavandino ogni mezz’ora circa. In pratica fra un pasto e il pisolino successivo faceva la pipì 1 o 2 volte. Di notte invece abbiamo privilegiato il nostro riposo rispetto ai suoi bisogni fisiologici: quando si svegliava mio marito lo cambiava, io lo allattavo e poi lui si riaddormentava subito dopo. I pannolini in genere erano bagnati ma non ha quasi mai fatto cacca.

Di mese in mese ha allungato sempre di più gli intervalli fra una pipì e l’altra, mentre ha continuato con l’abitudine di scaricarsi subito dopo i pasti.  Verso i 6-7 mesi abbiamo cominciato ad utilizzare un riduttore da mettere sul water. Per non creare confusione inizialmente ho evitato di utilizzare libri o giochi durante le sedute sul water, in modo che potesse concentrarsi su quello che doveva fare. Nei mesi successivi ho notato che se era distratto subito da un libro, a volte stava seduto senza fare niente, ma se gli dicevo di pensare alla pipì – o di spingere per fare la cacca – e che dopo avremmo guardato il libro, allora si concentrava e la faceva.

A 17 mesi ha cominciato a dire “pipì” quando sentiva lo stimolo di fare qualcosa, a volte si bagnava appena appena le mutande ma poi tratteneva il resto, mentre se gli scappava la cacca arrivava al water pulito. A 20 mesi il ritmo si era consolidato e raramente si bagnava le mutande: al risveglio del mattino il pannolino era spesso asciutto e quindi faceva la pipì nel water, poi lo accompagnavo – o avvisava lui – ancora dopo 2/3 ore, prima della nanna (che dura 2 o 3 ore), dopo la nanna o dopo la merenda, prima di cena e prima di dormire. A 21 mesi, con le prime notti estive e calde abbiamo tolto il pannolino anche a dormire, con ottimi risultati a parte qualche “incidente” se gli capitava di bere molto prima di dormire.

Cosa può essere utile per togliere il pannolino? Guarda nello shop, intanto ecco qualche idea per fare EC con i bambini più piccoli:

Commenti

  1. Vorrei avere maggiori informazioni sulla ec. Mi piacerebbe molto sperimentarla con la mia prima figlia che nascerà a settembre, non so proprio che tipo di abbigliamento comprare per agevolare l’accompagnarla a fare i bisogni in un vasino o nel gabinetto e se è utile avere un pannolini lavabile di emergenza che però sia facile da aprire.


    • Ciao Alice! Prova fin dai primi giorni, osserva con curiosità il tuo piccolo, resterai stupita da come riuscirai ad essere in sintonia con lui, quasi una sorta di telepatia a volte. Per altre informazioni sull’Ec puoi leggere tutte le pagine del blog in questa sezione https://pannolinofelice.com/it/educazione-precoce-al-vasino/
      Per gli acquisti puoi guardare in questa categoria dello shop: https://pannolinofelice.com/it/categoria-prodotto/togliere-il-pannolino/page/1/ Se scorri trovi sia i pantaloni con l’apertura in mezzo alle gambe (che vanno bene anche come pantaloni normali), sia scaldamuscoli da usare al posto dei pantaloni, sia i pannolini Easyfree Popolini che sono fatti apposta per l’Ec. Se hai bisogno di altro scrivimi pure in privato.


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