Pannolini lavabili, abbigliamento biologico per bambini, fasce per portare neonati
Ovvio, però rispetto alle nostre mamme o nonne abbiamo la lavatrice (e magari anche l’asciugatrice) e il compito non è così gravoso. La lavatrice si fa a pieno carico con il resto della biancheria. Una volta che si è preso il ritmo diventa una faccenda come tante altre a cui siamo più abituati, come svuotare la lavastoviglie, preparare il brodino per la pappa del bimbo, fare la spesa…
Il velo protettivo che si mette sul pannolino raccoglie una parte delle feci liquide e si può buttare nel water. Poi, intanto che il bambino è sul fasciatoio a far respirare un po’ la pelle all’aria, si sciacqua velocemente il pannolino sotto l’acqua e lo si mette nel bidone in attesa del lavaggio. Volendo si può usare un po’ di sapone di Marsiglia (con l’accortezza di sciacquarlo bene), ma io non lo uso per fare prima e i pannolini vengono puliti lo stesso. Se proprio l’idea di maneggiare un pannolino sporco vi disturba potete sempre utilizzare dei guanti, ma questa è una questione personale (sarà che mi sono abituata, ma a me disturba di più l’idea di dover raccogliere per strada gli escrementi dei cani, e ammiro chi lo fa…), e comunque il sederino del bimbo è da pulire qualsiasi pannolino utilizziate… Se allattate al seno vi potrebbe anche capitare un neonato che si scarica regolarmente ogni 3-4 giorni, come il mio terzo figlio. Se siete titubanti potreste prendere in considerazione l’idea di cominciare ad utilizzare i lavabili con lo svezzamento, quando le feci diventano solide e potete gettare il velo protettivo con tutto il suo contenuto nel water: il pannolino rimane in genere bagnato di pipì, ma abbastanza pulito. Il modo più comodo per utilizzare i lavabili è comunque quello di far fare la cacca al bambino fuori dal pannolino, ma per questo rimando alla sezione sull’educazione precoce al vasino.
E invece sì, e questa sarà una piacevole scoperta! I pannolini lavabili di qualità sono fatti per assorbire bene, non per farvi lavare anche body e tutine. Naturalmente può capitare occasionalmente qualche fuoriuscita, o perché non lo avete messo bene, o perché l’avete tenuto troppo a lungo, oppure il bambino si è scaricato e voi non ve ne siete accorti, ma questi inconvenienti capitano anche con gli usa e getta. Se il bambino fa solo pipì potete cambiarlo ogni 3-4 ore, in genere si segue il ritmo dei pasti; per la notte o quando il bambino cresce si può regolare l’assorbenza aggiungendo un inserto in cotone (nei pannolini a taglia unica è già compreso nella confezione).
Considerando di mettere due cose, cioè il pannolino in cotone e la mutanda impermeabile, ci vuole il doppio del tempo rispetto ad un usa&getta, ma il vostro bimbo di pochi mesi vi ringrazierà di poter stare un minuto in più sul fasciatoio, il suo luogo preferito dopo le braccia della mamma. Quando si cambia un neonato è più il tempo che ci vuole per vestirlo (aprire e richiudere tutti i bottoncini della tutina, aprire il body, mettere le braccia nella magliettina, togliere e mettere le calzine, ricambiarlo perché intanto che era “aperto” ha fatto la pipì sui vestiti puliti appena messi…) che quello dedicato al pannolino!
Chi scrive non ha balconi per stendere e in casa nei mesi di ottobre o marzo, quando i caloriferi non sono in piena attività, ci mettono un po’ di più ad asciugare, ma in caso di “emergenza” o di periodi particolarmente umidi nulla vieta di usare un pannolino usa&getta se si hanno esaurito le scorte. Facciamo un conto: se si hanno 24 pannolini puliti e se ne usano 6 al giorno per i primi tre giorni, al mattino del quarto giorno si fa una lavatrice con 18 pannolini e il resto del bucato: ne rimangono così 6 da utilizzare intanto che si asciugano gli altri. Poiché non serve averli tutti asciutti contemporaneamente, per asciugarne velocemente due o tre basta metterli sul calorifero. In compenso esposti al sole estivo in due o tre ore sono pronti. Veli raccoglifeci: per non occupare spazio sullo stenditoio io li appoggio in orizzontale sul resto della biancheria, tanto sono leggeri e si asciugano in un attimo.
Se sono in cotone possono andare in asciugatrice, mentre non vanno messe le mutandine impermeabili e i pocket (si rovina il PUL impermeabile); in ogni caso bisogna sempre controllare le indicazioni poste sull’etichetta del pannolino. Dal punto di vista ecologico sarebbe meglio limitare l’utilizzo dell’asciugatrice nei mesi umidi o in caso di vera necessità: stendere al sole è sempre la soluzione migliore, anche per mandare via eventuali aloni. I pannolini escono dall’asciugatrice molto soffici, ma si rovinano un pochino di più perché si consumano le fibre del tessuto, quelle che poi si ritrovano nel filtro.
L’ingombro del pannolino lavabile è effettivamente maggiore dell’usa e getta, ma questo non è un problema: i neonati hanno ben pochi movimenti da fare e oltretutto tenere le gambe un po’ più divaricate è benefico per fare crescere le loro anche nella posizione corretta. I pannolini lavabili non impediscono ai bambini di imparare a gattonare e a camminare (vedi il video qui sotto…). Personalmente non ho mai acquistato vestiti più grandi da usare con i lavabili, però le linea di abbigliamento Iobio e Piccalilly – proposte nel mio negozio – tengono conto dell’ingombro dei pannolini per quanto riguarda i pantaloni e i body hanno due possibilità di regolazione della taglia al cavallo per adattarsi alla crescita del bambino. Ho fatto anche un esperimento per confrontare l’ingombro dei pannolini lavabili e usa e getta, lo trovi descritto qui.
I veli raccoglifeci in cellulosa da mettere fra il pannolino e la pelle hanno anche una funzione drenante che fa passare la pipì ma mantiene il sederino più asciutto. Il cotone dei pannolini lavabili è molto assorbente, non bisogna pensare che il sederino sia “a mollo” tutto il tempo come se fosse nell’acqua; al momento del cambio (ogni 3-4 ore di giorno, o al risveglio al mattino) la pelle è appena umida ma in genere non arrossata. Ciò che irrita di più sono le feci quando restano a lungo a contatto con la pelle, ma questo vale anche con gli usa e getta. Inoltre i bambini con la pelle particolarmente sensibile possono avere arrossamenti e dermatiti a causa delle sostanze di sintesi utilizzate per i pannolini usa&getta, in questo caso l’utilizzo dei pannolini in cotone può rappresentare una soluzione. Per la notte, se il bambino fa molta pipì si possono usare a contatto con la pelle i teli lavabili Stay-dry, che sono in un materiale sintetico certificato studiato per drenare la pipì e lasciare la pelle più asciutta; due di questi teli (che non sono assorbenti) sono già compresi nei Set da 10 pannolini Popolini. Altri modelli di pannolino, come per esempio i Dragonfly Naturalmamma, permettono di scegliere come tessuto a contatto il cotone o un tessuto tecnico drenante, mentre i Charlie Banana sono in micropile drenante o in canapa e cotone.
Anch’io all’inizio la pensavo così, ma basta organizzarsi: bisogna solo ricordarsi di prendere con sé, oltre ai pannolini puliti, un sacchetto di plastica per mettere dentro quello bagnato da riportare a casa, oppure utilizzare la Wet Bag, una borsa portapannolini in tessuto lavabile, impermeabile e traspirante fatta apposta per questo scopo, utile anche da portare all’asilo nido.
In questo caso si possono mettere i pannolini lavabili nella Wet bag o in una rete da bucato da appendere in bagno in attesa del lavaggio, oppure direttamente in lavatrice. Se i pannolini usati sono sciacquati non hanno un odore sgradevole, da questo punto di vista gli usa&getta sporchi sono assolutamente molto più maleodoranti!
Non è (quasi) mai troppo tardi per “convertirsi” ai pannolini lavabili. Dai 7-8 mesi in genere si fanno cinque cambi al giorno, quindi se ne possono acquistare un po’ meno, 15 o 16, oppure averne 20-24 e fare lavatrici più distanziate. Io con la prima figlia ho cominciato a 14 mesi con i pannolini di tipo Prefold in taglia L ed è stato un ottimo acquisto anche dal punto di vista economico. Per un bambino di 18-20 mesi possono essere utili le Trainers: sono mutande con uno strato assorbente in cotone all’interno e impermeabili all’esterno che aiutano nella fase dell’abbandono del pannolino (leggi il post a proposito di Trainer e mutandine rinforzate).
A questo proposito segnalo l’articolo scritto sul sito dell’Associazione Nonsolociripà: “Pannolini usa e getta e pannolini lavabili: il loro impatto ambientale”
A volte capita che i bimbi grandicelli facciano ancora la pipì durante la notte quasi senza accorgersene, pur essendo totalmente autonomi di giorno. Posso suggerire di utilizzare un pannolino lavabile Prefold in cotone taglia L (molto assorbente) inserito in una mutandina impermeabile taglia XL se il bambino pesa più di 15kg. Anche le mutande-pannolino Trainer hanno la taglia XL (15-18kg): possono essere utili quando il bambino si accorge di stare facendo la pipì e chiama in tempo per farne ancora nel wc. Le Trainer assorbono la pipì senza che si bagni il letto e si tolgono velocemente: essendo poi simili ad una mutanda con l’elastico in vita (ci sono anche colorate) possono essere più facilmente accettate da un bambino particolarmente sensibile riguardo a questa sua difficoltà.
Probabilmente è un problema di lavaggio: il pannolino potrebbe contenere dei residui di detersivo. Prova a fare uno “strippaggio”: lava i pannolini puliti da soli una volta a 60° con poco detersivo ecologico, e successivamente a 40° senza detersivo. Se vedi ancora schiuma nel cestello della lavatrice procedi con un risciacquo extra. Per smorzare l’odore di pipì dei pannolini stoccati in attesa del lavaggio spargi un po’ di bicarbonato sul fondo del bidoncino (leggi anche Cura dei pannolini lavabili).
Se sono pannolini 100% cotone è possibile che dopo diversi mesi di utilizzo perdano un po’ della morbidezza iniziale, soprattutto in piena estate o se stesi vicino al calorifero. Un consiglio è quello di sfregarli un pochino su loro stessi quando li togli dallo stendibiancheria. Se ne hai tanti puoi anche fargli fare un giro in lavatrice selezionando solo la centrifuga, dopo che li hai ritirati asciutti dallo stendibiancheria. Ogni tanto puoi rigenerarli stirandoli (è comodo soprattutto con i prefold rettangolari). Oppure puoi portarli in una lavanderia a gettoni per far fare ai pannolini un passaggio in asciugatrice, o chiedi un piacere ai nonni se ce l’hanno… Ricordati di non usare ammorbidente o aceto, ma – se serve – aggiungi acido citrico diluito al 10-15% nella vaschetta dell’ammorbidente.
Altre domande? Lasciate un commento qui sotto, proverò a rispondere!
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Enrica il 06/10/2016 alle 03:06
Con i fitted popolini vanno bene solo le cover popolini o vanno bene anche altre marche?
Lucia il 06/10/2016 alle 08:27
Ciao Enrica, dovrebbero andare bene anche le altre marche, ma non le conosco tutte… qualche variazione nella dimensione potrebbe sempre esserci… Controlla sempre l’indicazione di vestibilità in kg per ogni taglia.