Pannolini lavabili, abbigliamento biologico per bambini, fasce per portare neonati
21 settembre 2025.
Una bi-mamma, che nel 2020 si era fatta il parco pannolini durante la Happy Nappy Week, vuole approfittare degli sconti per allargare il numero dei cambi a disposizione della seconda figlia. Silvia, questo il nome della mamma bis, si collega al sito de l’arca di Noah. L’arca di Noah ha chiuso, non vende più. Un po’ dispiaciuta, ma comunque piena di speranza inizia a fare il giro di tutti gli altri siti che vendono pannolini lavabili, alla ricerca delle offerte e anche della consulenza che tutte le venditrici hanno sempre dato gratuitamente. Uno a uno cerca e non ne esiste più nessuno. Prova ancora, niente. Su Facebook ci sarà ancora qualcuno, forse su Instagram, chiederò aiuto a loro, pensa Silvia.
“Ragazze scusate ma che fine hanno fatto gli E-commerce?”, pubblica sui forum di pannolini.
“Eh purtroppo hanno chiuso”, le rispondono.
“Ma tutti?”
“Si, tutti”
“Oh caspita, e come mai?” Chiede incredula Silvia.
“Eh sai, avevamo preso tutti a comprare sui grandi colossi, di tutto, dalle veline agli inserti, sai il desiderio del risparmio ad ogni costo sulle spese di spedizione.. faceva gola”.
“Ma questi colossi non possono fare per noi: non offrono consulenze personalizzate, non ci dedicano del tempo, hanno tassazioni agevolate, molti distruggono l’invenduto, noi abbiamo una mentalità di riuso e rispetto dell’etica del lavoro.”
“Hai ragione, ma allora non ci pensavamo, acquistare su queste grandi piattaforme era comodo ed era bello non pagare neanche le spedizioni. Quei posti erano i bazar che avevano tutto, stando in casa”.
“Ok, ma a che prezzo? A scapito di quei lavoratori che non avevano neanche il tempo di fare un pausa per andare in bagno, prendendo salari da 3 euro l’ora con contratti settimanali. Quindi adesso, dove posso rivolgermi?”
“Eh puoi comprare sui grandi colossi i marchi che allora avevano più vocazione “imprenditoriale”, più mainstream, quelli sono rimasti”.
“Ma le artigiane?”
“Eh anche loro sparite, a loro non conveniva vendere su queste piattaforme, commissioni troppo alte e anche questioni etiche….”
“Ma quindi si sono persi un sacco di posti di lavoro e si è perso un enorme gettito fiscale che finanziava scuola e sanità”
“Già”.
“Comunque se vuoi sui siti dei grandi colossi a breve ci sarà il blackfriday, non ti consiglia nessuno, ma se non ti vanno fai il reso”
“Ma se lo rendo il reso va al macero!”
“Eh va beh, ormai è andata così, d’altronde hai visto che temperature ci sono? Parliamo un po’ del tempo?”
Oggi è il 7 luglio 2021 e siamo ancora, forse, in tempo per evitare che nel 2025 accada questo. Ricordati, per favore, che dietro al tuo negozio online di fiducia c’è esperienza, c’è professionalità, c’è aiuto, c’è sapienza, c’è una famiglia. Chi vende pannolini lavabili lo fa per una scelta etica completa, chi vende pannolini lavabili vuole pagare le tasse in un regime trasparente in cui tutti rispettano le stesse leggi. Chi sceglie di vendere pannolini lavabili ha scelto di contribuire a cambiare il mondo e per farlo, a volte, bisogna rinunciare ad opportunità di guadagno che deriverebbero dalla vendita su queste piattaforme.
Aiutaci a non sparire, ricordati di noi.
Iniziativa congiunta di Pannolinofelice e altri rivenditori italiani di pannolini lavabili: Belindawild, Bimbinfasce, Cipiwipi, Cuoreinfascia, Cuore Lavabile, Econene, Gagolini, Giraffa Green, L’armadio di Babu, Lovely cuddle, Mimi e Coco, Nappiness, Naturalmamma, Newbabystore, Officina degli abbracci, Pannoliamo, Simonello.
Lucia
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