Pannolini lavabili, abbigliamento biologico per bambini, fasce per portare neonati
Ho conosciuto una doula. Al momento è l’unica operatrice nel territorio di Cremona che abbia una formazione specifica in questo campo e possa offrire con competenza e professionalità i suoi servizi alle donne che ne faranno richiesta. Questa parola risulta ancora per la maggior parte di noi avvolta da un certo mistero, per questo ho chiesto a Giulia Ricca di spiegarci la sua professione e come può essere utile alle donne che stanno vivendo una maternità.
Antichi saperi, nuovi mestieri… Io sono una Doula! E un po’ di altre cose… Mi sono formata presso l’Associazione Mondo Doula e ho ottenuto l’attestato di doula professionale nel 2017.
Il termine “doula”, che si legge “dula”, deriva dal greco e significa “colei che serve la madre”.
Essa si rende utile in una dimensione di sospensione dal giudizio, poiché non esiste un solo modo di essere madre (o padre, perché la doula spesso accoglie e sostiene anche i padri, sempre più presenti attivamente nelle cure dei piccoli, seppur con ruoli e competenze diverse), ma soprattutto non esiste un modo giusto o sbagliato di essere genitore.
Si diventa genitori nel momento stesso in cui, dentro di sé, si dice “sì” alla vita ed essa prende posto, anche quando meno ce lo aspettiamo. E’ una crescita in parallelo, quella del genitore, che nasce dopo circa nove mesi, ma anche un poco di più, e si nutre e si fa i muscoli per tener dritta la testa, poi striscia e gattona e cammina e cade e corre…
La doula è un po’ come un’archeologa: pennellino alla mano, che può essere orecchie e cuore ben aperti, due braccia che sostengono durante il travaglio e danno il cambio al babbo o badano ai fratelli più grandi, una serie di buoni libri e siti utili, ma anche olii essenziali o guanti e straccio per fare le faccende di casa o voglia di prepararsi e uscire a fare una passeggiata insieme, cercando di riportare in superficie le competenze già presenti nella madre, e nella coppia, insieme a quelle che si possono scoprire sulla strada dell’essere genitore che cambia in continuazione, allo stesso ritmo in cui cambiano i piccoli, e che proprio attraverso loro, e questo speciale e unico ritmo, è possibile riuscire a percorrere senza troppe storte ma rinforzando la muscolatura.
La doula ha il compito di STARE: STARE accanto alla madre all’ecografia se il compagno non può esserci, STARE nei giorni di attesa, quando si arriva alla fine e il tempo non passa più e ci si chiede “ma uscirà?!”, STARE in un parto cesareo programmato che può essere “preparato” anche nella propria anima e curato con dettagli personali che lo rendano unico e speciale, STARE oltre il cambio turno, STARE nel puerperio, tra i tempi liquidi e lunghi del nutrimento, sia del/la cucciolo/a che della madre, STARE nella chiusura rituale di un parto attraverso vari tipi di cerimonie e STARE negli scatti di crescita, che portano un genitore a fare scelte, di volta in volta più o meno impegnative.
Ma non facciamo liste, che potrebbero essere infinite, poiché per “favorire la produzione di prolattina io faccio anche le unghie!”: la doula si plasma a seconda del bisogno per il quale viene contattata (o regalata) e nel caso non sia di sua competenza, poiché non è una figura sanitaria, è in grado di delegare alle professionalità di cui si circonda e con le quali collabora.
La presenza costante di una figura di riferimento, che magari conosca già la donna, è fortemente determinante per un miglioramento del benessere complessivo durante l’esperienza del parto e del puerperio: abbassamento del 36% delle percentuali di ricorso a terapie farmacologiche del dolore, riduzione del 51% dei tagli cesarei (intendendo quelli evitabili – che ahimè sono sempre maggiori – e non quelli che salvano la vita), riduzione del 71% dell’uso dell’ossitocina (e sappiamo bene che il dolore dell’ossitocina sintetica non è propriamente lo stesso di quello generato dall’ossitocina che il corpo di una donna in travaglio produce), riduzione della durata media del travaglio, allattamento a richiesta nell’81,1% dei casi. Ci sono studi che dimostrano proprio questo aspetto: penso alle indagini di Klaus e Kennell pubblicati in “Far Da Madre Alla Madre”, alle ricerche condotte in Sud Africa dall’équipe dei dottori Hofmeyr, Nikodem, Wolman, Chalmers e Kramer, ai risultati della ricerca meta-analitica condotta dai ricercatori Scott, Berkowitz e Klaus nel 1999 in California e pubblicata sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology.
L’effetto stupefacente dell’ESSERCI con e per una donna e una coppia, a mio avviso, sta proprio nel vedere quanto in realtà tutto ciò che risulti esser necessario ad un/a nuovo/o nato/a, sia esattamente già in possesso dei suoi genitori e che a volte basta solo avere uno spazio LIBERO per DIRSI ed ESPRIMERSI e SBAGLIARE per poi RIUSCIRE…
La doula può offrire i suoi servizi a partire dal concepimento fino all’anno di età del bambino, occupandosi di quello di cui la mamma o la coppia può sentire di avere bisogno in quel periodo. Il servizio di doula non è al momento rimborsato dal sistema sanitario italiano, per questo può essere una bella idea “regalare una doula” ad un’amica insieme a pannolini e corredo.
Se vuoi saperne di più su chi è e cosa può fare per te una doula ti invito all’incontro “A Servizio delle mamme” mercoledì 22 novembre presso Pannolinofelice. Oppure puoi contattarmi tramite la mia pagina Facebook, per telefono al numero 349 1913083 o mandando un’email a doulagiuliar@gmail.com.
Lucia
ARTICOLI CORRELATI
10/03/2020 Eventi e News
20/01/2020 Mamme e Bambini
27/11/2019 Eventi e News
02/05/2019 Abbigliamento bio
21/04/2019 Pannolini lavabili
Scrivi il tuo commento
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.